I saldi estivi 2016 sono partiti ma come fare per risparmiare davvero? . Ecco allora 7 consigli anti-truffa...
I saldi estivi 2016 sono partiti ma come fare per risparmiare davvero? Molto spesso la truffa è dietro l’angolo. i prezzi dei capi vengono gonfiati, si compra per nuovo qualcosa che invece è un vecchio rimasuglio di magazzino. Insomma non sempre l’onestà la fa da padrona quando si parla di saldi, ecco perché se l’obiettivo è quello di risparmiare davvero occorre fare attenzione. State attenti e prima di comprare fate le vostre valutazioni che potranno esservi utili per mettervi al riparo da eventuali fregature. Ecco allora 7 consigli anti-truffa per risparmiare davvero con i saldi estivi 2016.
1. Conservare sempre lo scontrino
Anche se i negozianti dicono che non si può cambiare la merce in saldo, hanno in realtà l’obbligo di sostituire l’articolo difettoso. Quel che occorre però è lo scontrino per cui conservatelo sempre in caso di bisogno. La legge dice che se il cambio non è possibile perché, ad esempio, l’articolo è terminato, si ha comunque diritto a un buono o alla restituzione dei soldi entro 2 mesi massimo dall’acquisto. Fate una fotocopia dello scontrino perché in alcuni casi tende a scolorirsi in fretta.
2. Leggere bene gli sconti
Non fatevi ingannare dagli slogan che promettono sconti fino al 70%. Nella maggior parte dei casi i ribassi sono minimi e la merce scontata del 70% è pochissima. Quando leggete “fino al 70%” si tratta spesso di sconti relativi solo pochi capi, spesso in numero molto limitato o scarti di magazzino.
3. Attenzione agli abiti difettati
Se volete risparmiare davvero con i saldi estivi 2016, dovete fare attenzione e verificare che gli abiti acquistati non siano difettati. In genere i saldi sono progressivi (verso fine stagione i ribassi aumentano) per cui è bene controllare che i capi scelti non siano difettosi o rovinati prima di pagare alla cassa, sia il primo che l’ultimo giorno di saldi.
4. Pagare in carta e in contanti
Pagare in carta e in contanti: i negozi sono obbligati a accettare entrambe le modalità di pagamento. Se vi fanno problemi per pagare con la carta, sappiate che porrete denunciare il fatto al Codacons o alla Guardia di Finanza. Non è vero che per i saldi si deve pagare solo in contanti per cui fate valere i vostri diritti e, se lo preferite, pagate con bancomat o carta di credito.
5. Comprare solo quello che serve davvero
Molto spesso quando cominciano i saldi siamo colpiti da una certa euforia che ci fa comprare anche cose che non servono effettivamente. E’ vero che con i saldi oggetti e vestiti costano meno del normale, ma è altrettanto vero che se non avete davvero bisogno di niente è inutile comprare: sarebbe solo una spesa in più che senza saldi avreste eliminato. Per cui, per risparmiare davvero quando ci sono i ribassi, è necessario fare acquisti oculati. Solo le cose che vi servono e che davvero vi daranno modo di comprare in modo intelligente. Evitate di acquistare il superfluo, perché tutto farete tranne che risparmiare.
6. Controllare i prezzi qualche giorno prima
Qualche negoziante furbetto, prima dei saldi, alza i prezzi. Il risultato è che il risparmio sembra tantissimo e invece è minimo. Tra i 7 consigli anti-truffa da mettere in pratica allora c’è quello di controllare i prezzi qualche giorno prima che i ribassi comincino. Ricordate sempre che sul cartellino dell’abito che intendete comprare deve esserci sempre il prezzo pieno prima dei saldi, la percentuale di sconto applicata, il prezzo finale dopo il ribasso.
► COME RISPARMIARE SULL’ABBIGLIAMENTO?
7. Attenzione alle fregature
Le collezioni passate non sono veri saldi: molti negozi però nel periodo dei ribassi tirano fuori merce vecchia rimasta in magazzino. Si tratta di una vera e propria truffa perché i saldi si devono applicare sui capi di stagione attuale e non su rimasugli di magazzino.
Infine, riepiloghiamo brevemente le date di inizio dei saldi estivi 2016 in tutta Italia, che variano da regione a regione.
Abruzzo: dal 2 luglio al 30 agosto
Basilicata: dal 2 luglio al 2 settembre
Calabria: dal 2 luglio al 1° settembre
Campania: dal 2 luglio al 30 agosto
Emilia Romagna: dal 2 luglio al 30 agosto
Friuli Venezia Giulia: dal 2 luglio al 30 settembre
Lazio: dal 2 luglio per sei settimane
Ligura: dal 2 luglio al 15 agosto
Lombardia: dal 2 luglio al 30 agosto
Marche: dal 2 luglio al 1° settembre
Molise: dal 2 luglio al 30 agosto
Piemonte: dal 2 luglio per 8 settimane anche non consecutive
Puglia: dal 2 luglio al 15 settembre
Sardegna: dal 2 luglio al 30 agosto
Sicilia: dal 2 luglio al 15 settembre
Toscana: dal 2 luglio al 30 agosto
Umbria: dal 2 luglio al 30 agosto
Valle d’Aosta: dal 2 luglio al 30 settembre
Veneto: dal 2 luglio al 31 agosto
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