Quando i discount approdarono nel nostro paese, negli ormai lontani anni ’80, non ebbero un grande successo e rimasero per lungo tempo appannaggio di fasce sociali più svantaggiate. Questo a causa del loro aspetto ai tempi un pò troppo dimesso e dei dubbi, che oggi sembrano fugati, circa la genuinità dei prodotti alimentari in vendita. Solo negli anni ’90 di fatto cominciarono a godere un pò di popolarità e il loro mercato si ampliò, seppure in modo contenuto, conquistando altre categorie di consumatori. Ma i pregiudizi e le perplessità rimasero.
Oggi invece la situazione appare completamente diversa, complice l’aumento indiscriminato dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità, e i discount, circa 9 ogni 100mila abitanti, stanno vivendo una stagione aurea con la loro scoperta, e riscoperta, da parte di fette sempre più ampie di consumatori spinti, dal bisogno o dalla curiosità, a scoprirne i vantaggi. E sembra proprio che si tratti di vantaggi concreti e reali se in cima alla classifica di Altroconsumo degli esercizi più convenienti per fare la spesa troviamo il discount Penny Market seguito da Eurospin e Lidl.
Infatti, secondo i dati diffusi da Adiconsum è possibile spendere fino 50 euro settimanali in meno facendo la spesa al discount piuttosto che al supermercato tradizionale. Su alcuni prodotti in particolare i vantaggi in termini di risparmio sono davvero considerevoli: è possibile infatti risparmiare il 65% sulle bevande, il 60% sui prodotti dedicati all’igiene personale, il 55% sui prodotti per la casa.
Più contenuti, ma comunque notevoli, i risparmi sui prodotti alimentari per i più piccoli (25%) e sui pannolini (35%), mentre si può risparmiare fino al 38% per il cibo dei nostri amici animali, il 30% al banco frigo, il 40% sull’acquisto di dolci e biscotti (davvero molto buoni, fidatevi), e il 45% sui prodotti parafarmaceutici.
Ma qual è il segreto del risparmio al discount? Anzitutto la vendita di prodotti non pubblicizzati, spesso a marchio proprio, confezionati in maniera semplice e con imballaggi meno voluminosi. Contribuiscono a mantenere contenuti i prezzi anche gli allestimenti spartani, molto diversi dagli scaffali tentatori dei supermercati tradizionali, e l’abbattimento dei costi per il personale con meno addetti e meno casse. Infine, la diminuzione della percentuale di guadagno sul singolo prodotto per puntare al guadagno totale sul volume di vendita.
supermercati 22 Ottobre 2010 il 14:54
secondo me per risparmiare occorre prima di andare al supermercato fare la lista della spesa e attenersi scrupolosamente ad essa.