L’argomento principale è sempre quello, il caro prezzi. Ed ognuno sia che sia single sia che sia un capo famiglia sia datta come può. Stando ai dati del Ismea i mercatini rionali e le bancarelle dei fruttivendoli riescono ancora a garantire qualche risparmio. Pur seguendo, ovviamente, le fluttuazioni stagionali, il prezzo in questi posti è più basso di quello del supermercato.
Però quanto effettivamente risparmiamo? C’è lo dice l’associazione Altroconsumo, dalla quale indagine si evince che tra gli aumenti più importanti dell’ultimo anno ci sono i generi alimentari di prima necessità. In particolare, oltre che per pane e pasta, l’impennata si è registrata per il prezzo di latte (+8,5%), carne (+3,5%) e frutta (+5%).
Come se questo non bastasse anche l’inflazione è in costante aumento, come confermano i dati Istat. Quindi l’esigenza di risparmiare è sempre più importante. Ma comunque attenzione perché tra i venditori ambulanti c’è ancora qualcuno che non mette bene in evidenza il cartellino con il prezzo, come legge impone. Questo non permette di fare dei confronti con altre offerte. Altra cosa importante è il peso del prodotto: non è detto che ciò che si chiede coincida con quello che viene dato. Infatti in molti casi i venditori tendono ad abbondare rispetto a ciò che si chiede e così si spende di più. Ed infine controllate sempre lo scontrino, infatti qualche commerciante potrebbe gonfiare lo scontrino di noi consumatori distratti.
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