Tutto quello che dobbiamo sapere a proposito del bonus benzina, di cui tanto si parla oggi
Arrivano proprio in questi giorni riscontri più concreti sul bonus benzina di 200 euro previsto in Italia. Pronte le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate per i buoni benzina da 200 euro introdotti contro il caro carburante. I bonus non sono tassati sui dipendenti e sono interamente deducibili dal reddito d’impresa. Possono accedervi i datori di lavoro privati (anche quelli che non svolgono attività commerciale e i lavoratori autonomi, purché dipendenti) e non le pubbliche amministrazioni. Il pubblico dei beneficiari comprende solo i dipendenti.
Cosa sappiamo ad agosto sul bonus benzina di 200 euro in Italia
I buoni possono essere pagati subito, senza necessità di accordi contrattuali, e sono validi per benzina, gasolio, GPL e metano, ma anche per la ricarica dei veicoli elettrici. La circolare firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate specifica quali datori di lavoro e lavoratori sono interessati al beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire se vengono riconosciuti come premio di risultato. Ai sensi di legge, i datori di lavoro privati possono accedere al beneficio.
Al riguardo, il documento di prassi chiarisce che rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono attività commerciale ei lavoratori autonomi, purché dotati di propri dipendenti. Sono invece escluse dalla sovvenzione le pubbliche amministrazioni.
Quanto alla categoria dei lavoratori che percepiscono buoni benzina, è fondamentale che siano dipendenti con reddito di lavoro dipendente. Considerato che la legge è volta a risarcire i dipendenti di datori di lavoro privati per i maggiori costi sostenuti in conseguenza dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possono essere pagati dal datore di lavoro immediatamente, senza necessità di accordi contrattuali preventivi. I buoni benzina sono pagamenti effettuati da datori di lavoro privati ai propri dipendenti per il rifornimento di carburante per autoveicoli (come benzina, diesel, GPL e metano).
Sul punto, la circolare precisa che fruisce del contributo anche la concessione di buoni (o titoli assimilabili) per la ricarica dei veicoli elettrici. Il bonus benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir; va quindi conteggiato separatamente dagli altri benefici, chiarisce ulteriormente l’Agenzia.
Ne consegue che, per beneficiare dell’esenzione dalla tassazione, i beni e servizi forniti nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina ed un valore di € 258.23 per tutti gli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).
I buoni benzina possono essere emessi anche a scopo salariale. In tal caso, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso ed in “esecuzione di contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa applicabile, per i premi di risultato.