Prima class action contro il caro libri, promossa a livello nazionale dall’Adoc che ha annunciato di voler avviare la prima azione collettiva risarcitoria nei confronti delle case editrici segnalate dall’AGCOM. “Ipotizziamo rimborsi oscillanti tra gli 80 e i 400 euro per famiglia – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – in base al numero dei figli e dei libri di testo acquistati”.
Un’azione che per gli editori potrebbe tradursi in un esborso economico intorno ai 90 milioni di euro, pari agli incassi non dovuti degli anni passati. “Secondo le stime più credibili – si legge nel comunicato diffuso dall’associazione- l’aumento di prezzo è stato di circa il 10-15 per cento l’anno”. “Solo nell’ultimo anno abbiamo registrato un rincaro medio del 12,4 per cento, che ha comportato un aumento di spesa di circa 40 euro a famiglia”.
Cifre definite “ingiustificabili” dall’associazione e per di più “in contrasto con il diritto allo studio, che dovrebbe essere garantito a tutti e non essere considerato un lusso come avviene in Italia”. L’Adoc chiede di poter introdurre il noleggio dei testi scolastici “Sarebbe estremamente positivo – conclude Pileri – se il nostro sistema recepisse le proposte provenienti da altri Paesi europei e destinate ad offrire al consumatore nuove opportunità di risparmio, come nel caso del noleggio dei libri scolastici.
E’ una possibilità da prendere in considerazione, potrebbe portare ad un taglio di circa il 50 per cento delle spesa familiare destinata allo studio dei figli”. Cosa fare per aderire alla class action. “E’ possibile scaricare i moduli sul sito dell’Associazione” ha ricordato Pileri. “E’ necessario poi recarsi presso uno degli sportelli Adoc, presenti su tutto il territorio nazionale, e firmare il mandato con firma autentica. Non è necessario che la firma sia autenticata dal notaio. L’innovazione della legge prevede la possibilità di delegare le Associazioni dei consumatori senza atto notarile e ulteriori spese”.