Istat: il tasso d’inflazione aumenta in modo vertiginoso anche a maggio

di Redazione 1

E’ salito a maggio il tasso d’inflazione che ha registrato un 3,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e uno 0,6 per cento rispetto a ad aprile. Si tratta della variazione tendenziale più elevata dall’agosto 1996 quando raggiunse il 3,6 per cento. Ma per la spesa quotidiana la corsa dei prezzi è stata ben più alta del tasso generale: più 5,4 per cento, dal 5,1 per cento di aprile calcola l’istituto di statistica.

L’Istat ha peraltro fornito il dato sul tasso di crescita dell’inflazione relativa ai beni ad “alta frequenza d’acquisto”, che vanno dagli alimentari alle bevande, dall’affitto alle spese al ristorante, dai carburanti ai trasporti, dai giornali ai tabacchi.


Per quanto riguarda gli alimentari c’è stato un altro aumento per la pasta, +20,7 punti percentuali, più contenuti i rincari di pane e cereali. Per i prodotti energetici guadagna la medaglia del peggiore con i rincari più alti causa anche il caro petrolio, il gasolio che segna un più 26,3 per cento. Cala invece il prezzo dei farmaci e tlc. Ampiamente al di sotto del tasso medio d’inflazione si mantiene il tasso tendenziale dei prodotti di abbigliamento e calzature

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