1. Per chi accede alla rinegoziazione il mutuo diventa a rata fissa
2. L’importo della rata (fissa) è quello pagato in media nel 2006
3. La durata resta inizialmente invariata e il suo eventuale allungamento dipenderà all’andamento dei tassi di interesse.
Analizziamo ora le caratteristiche:
* La rinegoziazione comporterà la riduzione dell’importo delle rate del mutuo a cominciare da quelle che andranno a scadere dopo 90 giorni decorrenti dalla data della rinegoziazione
* La nuova rata sarà calcolata applicando all’importo originario del mutuo il tasso di interesse contrattuale medio del 2006
* La differenza tra l’importo della rata dovuta secondo il piano di ammortamento originariamente previsto e quello risultante dall’atto di rinegoziazione è addebitata su di un conto di finanziamento accessorio regolato al tasso Irs a dieci anni, riferito alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 (dunque tasso fisso)
* Non ci sarà bisogno di ulteriori garanzie da parte del cliente.
Due gli scenari che si prospettano:
* Se nel tempo che va dal momento della rinegoziazione alla scadenza i tassi di interesse sono mediamente saliti o non sufficientemente diminuiti, la durata del mutuo verrà automaticamente estesa, sempre con la medesima rata fissa, per il periodo sufficiente a rimborsare l’eventuale finanziamento accessorio.
* Se durante la vita del mutuo così rinegoziato i tassi di interesse scendono in misura superiore al beneficio già acquisito con il passaggio alla rata fissa, il beneficio legato al nuovo tasso verrà riconosciuto attraverso il ritorno ad una inferiore rata variabile come prevista dal mutuo originario.
Commenti (3)