Avevamo già affrontato il problema qualche tempo fa, adesso c’è l’ufficialità dell’impegno degli editori per far arrivare i libri on-line a scuola. Quando ne parlai, molti di voi lettori erano favorevoli all’adozione di questa tipologia di libri, perché portano un risparmio economico, niente costi di stampa, magazzino, trasporto, etc. Non dobbiamo disboscare l’Amazzonia, la cartella nostra o dei nostri figli sarà leggerissima.
Già dai prossimi giorni, gli insegnanti delle scuole secondarie potranno accedere gratuitamente all’intero elenco dei testi in commercio per ogni singola materia, con informazioni su autore, editore, prezzo e recapito dell’editore. Inoltre, a partire dal prossimo anno, gli studenti potranno usare le nuove edizioni multimediali, che consentiranno di contenere i prezzi. Lo comunica in una nota l’Antitrust che ha chiuso l’istruttoria avviata il 13 settembre nei confronti dell’Associazione Italiana Editori.
Lunga vita dunque ai libri on line e stop alla rincorsa delle nuove edizioni che rendono vecchi libri che hanno anche pochi anni. Le integrazioni della nuova edizione, infatti, potranno essere inserite nel supporto informatico, senza modificare il testo cartaceo, il che si traduce in aumento della durata del libro e sviluppo di forme alternative di commercializzazione, come il noleggio, il comodato d’uso e l’acquisto di libri usati. Inoltre, alcune case editrici (De Agostini, Zanichelli, Capitello, Principato e Sei) hanno presentato impegni finalizzati proprio a permettere lo sviluppo del noleggio, negoziando accordi con i noleggiatori interessati: si aprono in questo modo possibilità di sviluppo di un mercato che può costituire un’opportunità importante nell’ottica di un contenimento della spesa delle famiglie. De Agostini, Principato, Capitello e Sei hanno inoltre espresso disponibilità a consentire lo sviluppo del comodato d’uso.
E vi assicuro che per uno studente come il sottoscritto, questa case editrici rappresentano l’80 per cento dei libri che hanno in casa. Secondo l’Autorità gli impegni presentati, che riguardano un mercato del valore di circa 460 milioni di euro annui, sono tali da far venir meno i profili anticoncorrenziali contestati in avvio di istruttoria. L’Associazione Editori e gli editori interessati dal procedimento dovranno presentare all’Autorità, entro il 31 dicembre 2008 e con cadenza annuale, per i successivi tre anni, una relazione dettagliata sull’attuazione degli impegni assunti nel mercato dell’editoria scolastica. Che dire, la mia schiena ci spera!
Commenti (1)