Vivere da soli non è sempre cosa facile. Soprattutto per i giovani d’oggi che compongono la “generazione mille euro“. Si, mille euro sudati tra secondi lavori e straordinati, che non permettono di vivere in agiatezza. Affitti, commissioni per la macchina, assicurazioni, bollette aumentano sempre e sono di grande peso ai Single.
Anche la spesa per i prodotti alimentari lo è, tanto che Coldiretti, dopo un accurato studio effettuato in questi mesi, dichiara che il costo della spesa è quasi il doppio di quello che spende una famiglia per il singolo.
Nello specifico, la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 312 euro al mese, superiore del 64 per cento rispetto – sottolinea la Coldiretti – ai 190 euro al mese destinati alla tavola da ogni singola componente di una famiglia tipo italiana formata da in media da 2,5 persone.
Secondo l’Istat le famiglie italiane con un singolo componente sono circa 6 milioni, oltre un quarto del totale, e negli ultimi anni tendono ad aumentare con tassi superiori al 5 per cento. I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto piu’ cari di quelli tradizionali.
Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell’ordine la carne (65 euro), l’ ortofrutta (61 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (52 euro), latte, yogurt e formaggi (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffè (24 euro) e per ultimo oli e grassi (14 euro).
Ad incrementare la spesa alimentare è anche l’elevata presenza di sprechi perché è facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera. I giovani single sono anche un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a piu’ elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sulla busta della spesa.
Questo il resoconto Coldiretti.
Sembra proprio che il ritmo di vita frenetico sia alla base degli sprechi dei giovani. Ma come indurli a risparmiare quando non hanno nemmeno il tempo per selezionare i prodotti che acquistano al supermercato?
Pippo 15 Febbraio 2014 il 22:31
Per legge se un uomo si sposa, puó venir abbandonato dopo 6 mesi e deve mantenere a vita la ex moglie, spesso perde la casa. E secondo la ricerca di coldiretti, i single spendono di più? Si rifacesse i conti.