Biglietti aerei online? Nessuna truffa per il consumatore

di Redazione 1

Parliamo di un argomento caro a tutti noi consumatori, ovvero, biglietti aerei low cost, secondo una recente indagine nel nostro paese su 11 siti internet dedicati all’acquisto di biglietti aerei messi sotto osservazione, sette sono risultati in linea con la disciplina a tutela dei consumatori, mentre 4 sono stati quelli che hanno evidenziato irregolarità.

Di questi ultimi tre hanno corretto le informazioni poco trasparenti grazie alla moral suasion effettuata dall’Antitrust, mentre per un quarto operatore è stato avviato un procedimento per pratica commerciale scorretta. Questo il primo bilancio dell’attività di monitoraggio svolto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle biglietterie aeree on line. Quindi comunque un ottima cifra, che sia la volta buona che si sia trasparenza per il consumatore? Noi speriamo.


L’indagine a tappeto, avviata dalla Direzione Generale per la Tutela del Consumatore della Commissione europea, ha interessato, oltre all’Italia, 15 su 27 Autorità nazionali competenti per la tutela dei consumatori. Complessivamente, a livello europeo, le 16 Autorità hanno monitorato 386 siti web che vendono biglietti aerei on line, riscontrando irregolarità in 137 casi (il 35 per cento del totale). L’Autorità italiana, informa una nota, intende comunque continuare a tenere sotto osservazione il settore, anche alla luce dell’intenzione della Commissione di aggiornare il monitoraggio nella primavera del 2009.

L’indagine si è concentrata su tre elementi fondamentali che le compagnie aeree, ma anche i tour operator on line o i motori di ricerca comparativi, devono rispettare per permettere al consumatore di scegliere senza il rischio di essere ingannato: indicazione chiara dei prezzi sin dalla prima schermata del sito (compresi tutti gli oneri addizionali, come tasse o balzelli legati alla prenotazione o all’uso di carte di credito); disponibilità (tutte le condizioni dell’offerta, comprese le limitazioni relative alla disponibilità, vanno chiaramente indicate); termini contrattuali equi (devono essere chiaramente indicati, facilmente accessibili ed equi. I termini e le condizioni contrattuali devono essere inoltre disponibili nella lingua del consumatore).

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