E’ da un anno che ci pagano meno – spiegano gli allevatori- Invece la carne al dettaglio costa di più. Non comprendiamo questa discrepanza, non c’è motivo perché ciò avvenga. Allora viene da pensare che sia speculazione
Quello che rimarchiamo è soprattutto l’aumento dei costi di produzione – sottolinea Antonio Strada, titolare della tenuta Scaldasole nel pavese – Per fare un esempio, il granoturco nel 2006 costava circa 12-13 euro al quintale, ora il prezzo è salito a 24-25 euro. In pratica è quasi raddoppiato. Il grano non è da meno. Quindi nel nostro bilancio i costi di produzione, mi riferisco ai mangimi, hanno un’incidenza diversa. Se poi ci mettiamo anche il costo del gasolio, che pure è aumentato, la situazione peggiora
Cosa fare? Diminuire i prezzi delle materie prime è difficile perché c’è richiesta in tutto il mondo – conclude Strada – Lo Stato potrebbe aiutarci accordandoci sconti energetici: ora il gasolio costa 60 centesimi al litro, prezzo che in quattro anni è raddoppiato
. Sinceramente non sono sorpreso da questi dati, in Italia da quando è arrivato l’euro c’è stata una speculazione su tutto, non voglio dare la colpa all’euro anzi, bensì a chi non ha controllato che sui prezzi non fosse fatta speculazione quando c’è stato il passaggio lira/euro
CLAUDIO 22 Febbraio 2008 il 21:30
è FACILE DARE LA COLPA AGLI ESERCENTI;MA LO SAPETE VOI QUANTO COSTA GESTIRE UN NEGOZIO?;E CON GLI SCARTI E LE SCADENZE.COME LA METTIAMO?.UN SALUTO A TUTTI.