Acqua, energia e metodo per ottimizzare il loro consumo: arriva la Water Footprint, la nuova norma che misura l’impatto che i processi produttivi hanno sulle risorse idriche e che è stata pubblicata a pochi giorni dall’avvio della World Water Week di Stoccolma.
La nuova norma mira a valutare i consumi di acqua e energia per verificare che siano utilizzati in modo corretto: non stupisce che questa norma sia stata presentata proprio all’interno di una manifestazione come quella sopra citata che ha luogo a Stoccolma e dove il corretto uso di acqua e energia è al centro di dibattiti e convegni che hanno chiamato a raccolta grandi esperti del settore.
La parola va a Alessandro Manzardo del CESQA (Dipartimento Ingegneria Industriale dell’Università di Padova) e coordinatore del Gruppo di lavoro UNI sulla gestione ambientale di prodotto, che in prima persona ha contribuito alla stesura della nuova norma:
Sono due i principi fondamentali della norma ISO che è stata appena varata: l’analisi dell’impatto sull’intero ciclo di vita del prodotto, dall’inizio alla fine, e la completezza della valutazione. L’intero processo viene infatti analizzato in tutte le sue sfaccettature, tenendo conto delle diverse modalità di interazione. Lo scopo della norma ISO appena pubblicata è proprio quello di definire un quadro che renda più consapevoli i consumatori, i produttori e i rivenditori in fase di scelta e di acquisto dei prodotti
Insomma una norma che va a tutela dell’ambiente e dell’impatto che un non corretto utilizzo di energia e acqua potrebbero avere.
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