Se, nei prossimi dieci o quindici anni, non verrà concertata nessuna azione volta a garantire la fornitura dell’acqua in un quadro mondiale efficace di regolamentazione politica, economica, giuridica e socioculturale, il suo dominio provocherà innumerevoli conflitti territoriali e condurrà a rovinose battaglie economiche, industriali e commerciali.
E’ l’affermazione di Riccardo Petrella, consigliere alla Commissione Europea, professore all’Università Cattolica di Lovanio E Presidente del Club di Lisbona. Il consumo di acqua potabile è in aumento, la dispersione idrica resta elevata. Anche quest’anno l’Onu rivolge la sua attenzione sulla gestione planetaria della risorsa idrica. Quest’anno viene presa in esame la relazione tra consumi e urbanizzazione.
La Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu, si celebra ogni 22 marzo. In questa occasione l’acqua diventa anche oggetto di alcuni eventi culturali, tra cui il documentario “Water Today“, che sarà presentato a Genova. Considerando i consumi di acqua pro capite nei 27 paesi dell’Unione Europea per il periodo che va dal 1996 al 2007, l’Italia, con consumi complessivi intorno ai 92 metri cubi annui per abitante, é un Paese con consumi superiori alla media europea, pari a 85 metri cubi annui per abitante.
La sfida delle acque urbane deve essere riconosciuta per quello che realmente è: una crisi di governance, politiche inadeguate e cattiva gestione, piuttosto che una crisi dovuta alla scarsità della risorsa – sottolinea Joan Clos, sottosegretario generale delle Nazioni Unite. – Abbiamo bisogno di puntellare la sicurezza idrica contro i problemi dell’inquinamento e del cambiamento climatico Abbiamo bisogno di idee innovative e buone pratiche da attuare.
La rapida urbanizzazione – ricorda il sito web del World water day 2011 – porta con sé diverse sfide correlate a problemi di qualità delle acque e di risanamento. I grandi progressi nell’uso di servizi igienici adeguati negli ultimi decenni sono compromessi dalla rapida crescita della popolazione urbana. L’inquinamento dell’acqua è, nonostante i miglioramenti in alcune regioni, in aumento a livello globale.
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