L’U.di.Con, l’unione per la difesa dei consumatori, vuole portare il risparmio nei libri scolastici anche nel Lazio. Ecco perché l’associazione domanderà presto a istituzioni e presidi delle scuole della regione – incluse, naturalmente, quelle capitoline – di adottare l’iniziativa promossa in Puglia, di cui GuadagnoRisparmiando vi ha già anticipato i contenuti. Iniziativa che ha riscontrato la soddisfazione del Governo.
Book in progress è un nuovo progetto che mira a ridurre la portata del caro libri. L’Udicon chiede che venga applicato anche nel Lazio, dall’alto degli ottimi risultati in Puglia, in particolare nella città di Brindisi. L’associazione dei consumatori chiede quindi ora a gran voce che la stessa iniziativa venga adottata anche nelle scuole di Roma e del Lazio in generale.
Un metodo, quello del book in progress, che richiama quanto già accade nelle università. Come spiega bene l’Udicon:
È facile rintracciare in questo metodo quello che molti alunni ritroveranno poi all’università, vale a dire gli appunti forniti dagli stessi professori che hanno poi il compito di tenere le lezioni e valutare gli studenti
Il progetto piace, e non solo a famiglie e studenti che possono così spendere meno nella necessaria spesa per l’istruzione. Il progetto è stato assai apprezzato da Enti locali e nazionali, e soprattutto dal Ministero dell’Istruzione, grazie ai benefici che porta. Ma come funziona? Si sostituisce, laddove possibile, ai libri di testo delle dispense che vengono curate dagli stessi docenti. E le dispense vengono stampate e rilegate dall’istituto che porta avanti il progetto book in progress. Naturalmente, trattandosi appunto di testi “in divenire”, queste dispense possono essere valide su lassi di tempo che comprendono un bimestre o un trimestre. Dopo questo periodo, sarà la volta di un’altra – aggiornata – dispensa prodotta sempre a cura dei professori.
Book in progress non porta solo ad un innegabile risparmio (che si può quantificare intorno ai 200 euro per studente): per l’Udicon ci sono note positive anche dal punto di vista dell’apprendimento stesso. Studiando su questi testi, curati direttamente dal docente di riferimento, l’alunno – in teoria – potrà usufruire di un linguaggio più personalizzato e apprendere in modo più “vicino”. Non solo: c’è anche un vantaggio “fiscico”: gli alunni non dovranno, come ormai troppo spesso accade e fin dalle scuole elementari, trasportare pesi troppo grandi.
Si attende quindi un impegno formale anche nel Lazio. Con una domanda: le case editrici saranno d’accordo?