Quella di Lucca, è un’architettura che punta al risparmio ed al rispetto dell’ambiente. Il nome del progetto è Rebir (Risparmio energetico bioedilizia riuso) e:
si pone l’obiettivo di dare impulso all’applicazione delle tecniche della bioarchitettura e dei materiali della bioedilizia nell’attività edilizia in Provincia di Lucca, al fine di ridurre al minimo l’impatto sulla salute e sull’ambiente nonché di limitare l’utilizzo ed il consumo di risorse non rinnovabili anche attraverso il recupero ed il riciclaggio dei materiali ed il loro effettivo riutilizzo in edilizia. Per mezzo del coinvolgimento del Forum AG21, verrà diffusa la tecnica di progettazione sostenibile, mediante visite sul cantiere, gruppi di lavoro, informazione al pubblico e informazione specifica agli specialisti del settore
In poche parole: incentivare l’utilizzo di materiali della bioedilizia e le relative tecniche di costruzione. Il tutto con rispetto dell’ambiente dato dal riciclaggio di strumenti e material non rinnovabili naturalmente. I primi edifici sono in via di costruzione e per adesso si valuteranno i reali effetti benefici per la zona interessata dalla presenza di queste nuove strutture.
In una recente riunione, dove hanno partecipato: la Camera di commercio, l’Istituto nazionale di bioarchitettura, Sevas e Environment park di Torino, i rappresentanti del Forum provinciale Ambiente, Legambiente di Lucca, e molti altri, si è commentato dello sviluppo dei lavori e risultati fin’ora ottenuti.
A riguardo, l’assessore Cavallaro ha dichiarato:
Si tratta di un progetto ambizioso, ma pensiamo di poter dimostrare, nei 18 mesi previsti per la completa realizzazione del piano, che si può costruire e ristrutturare in una maniera diversa, che comporti minore impatto ambientale e minore dispersione di energia. Vogliamo mostrare che si può seguire anche un’altra strada rispetto a quelle comunemente seguite nell’edilizia. A confermare che quella della bioedilizia è una via perseguibile e un settore in rapido sviluppo, vi è il fatto che i professionisti del territorio sono interessati a realizzare il progetto quanto noi amministratori.
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