Quando si acquista casa e si richiede un mutuo occorre valutare anche i costi notarili che incidono un bel pò sulle tasche dei consumatori. Il cittadino che acquista un immobile necessita di verifiche eseguite con la massima professionalità: deve essere sicuro che il soggetto che si presenta come venditore è sotto tutti gli aspetti il vero proprietario, che tutti i precedenti passaggi di proprietà sono regolari e che l’immobile è libero da ipoteche o altri vincoli. Gli onorari notarili per i due atti (atto di compravendita e atto di mutuo) e le imposte dovute allo Stato (registro – iva e imposte fisse) variano a seconda del tipo di atto, dell’importo dell’ipoteca e dell’ente erogante.
I costi notarili da affrontare nel’accensione di un mutuo sono quindi consistenti e si basano su piani tariffari suddivisi per scaglioni ad importi crescenti che fanno riferimento al valore iscritto ad ipoteca e non all’importo del mutuo. Data la variabilità dei vari fattori è sempre opportuno richiedere un preventivo dettagliato dei vari costi, possibilmente chiedere un preventivo a più notai, fare il confronto e di conseguenza decidere quale notaio scegliere.
“Il notaio è un libro aperto” è il titolo dell’iniziativa curata dal Consiglio Notarile di Torino in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano. In quattro biblioteche civiche della città di Torino torna dopo la pausa delle festività il servizio gratuito di consulenza notarile, grazie al quale è possibile acquisire conoscenze e risposte ad ogni dubbio in materia di questioni ereditarie e contratti di compravendita.
Come usufruire di questa possibilità? Tutti gli interessati, secondo quanto rende noto il Comune di Torino, possono prenotare gli incontri accedendo al sito www.torinofacile.it/servizi. Qui ci si potrà prenotare e gli incontri sono già partiti il 20 gennaio 2009. Tali consulenze prevedono che il notaio dedichi venti minuti ad ascoltare le richieste di tutti coloro che si sono prenotati per inoltrare delle istanze.
stefania lasagno 16 Giugno 2011 il 17:10
buon giorno voglio chiudere la sas che ho aperto con il mio compagno nel maggio del 2010
mi hanno chiesto parcelle salate e per una società che non ha mai operato non mi sembra logico, in piu in questo momento il mio compagno non ha un lavoro e non possiamo permettercelo
mi potete aiutare?
distinti saluti
Roberto 14 Febbraio 2014 il 19:53
@stefania lasagno: @stefania lasagno: Ciao Stefania, non so se hai ancora l’esigenza… spero di no.. nel caso contattami. Io nel 1995 ho costituito una SAS senza notaio e tuttora operante…. per cui, chiuderla mi sembra anche + facile.