Il pane cotto sa di inverno. E’ una ricetta economica, anzi economicissima. Si tratta del piatto più “povero” della cucina tradizionale salentina, ma la paternità viene rivendicata anche dalla Basilicata e dalla Campania. E’ un’ottima ricetta per riutilizzare gli avanzi di pane, soprattutto quando ormai è diventato molto duro.
Prendete il pane – duro – e tagliatelo a pezzetti. Mettetelo in una teglia tagliato e ricopritelo d’acqua, aggiungendo un po’ d’olio, un pizzico di sale e qualche foglia di alloro. Cuocere a fuoco lento, fino a quando non vedete che si condensa. Può essere servito nei piatti – è quasi una zuppa – con l’aggiunta di un po’ d’olio a crudo e (a gusto) una spolverata di formaggio parmigiano.
Nella versione proveniente dalla Basilicata, il procedimento è un po’ diverso.
Prendete uno spicchio d’aglio e fatelo soffriggere, aggiungendo un cucchiaino raso di peperoncino nell’olio bollente. All’olio aggiungere l’acqua da portate ad ebollizione. Dopo due minuti dal momento in cui ha cominciato a bollire, aggiungete le uova che avrete preventivamente sbattuto, e anche un pizzico di basilico tritato. Mescolate il tutto. Tagliate il pane duro a cubetti e servite nei piatti ricoprendo il pane della gustosa crema ottenuta.
La variante campana è assai simile a quella salentina. Per due persone: 100 grammi di olio, 1/2 litro di acqua, 2 spicchi d’aglio, 2 foglie di alloro, pane duro, pecorino, sale e pepe. Portate l’acqua, già salata, a ebollizione e lasciatela sul fuoco per una ventina di minuti con olio, aglio e alloro. Disponete nei piatti delle fette di pane duro. Potete anche, se volete, tostarlo prima in forno. Irrigate con il liquido cotto ottenuto, aggiungendo pecorino e pepe a gusto.
Commenti (1)