Sembra infinita la guerra del ritorno alla fatturazione mensile dopo che l’Antitrust ha bloccato gli aumenti delle compagnie telefoniche: con la sospensione delle bollette telefoniche di 28 giorni e il ritorno alla fatturazione di 30 giorni, le compagnie telefoniche hanno informati i clienti della revisione dei piani tariffari riportando il numero delle fatture a 12, ma di fatto mantenendo inalterato l’aumento con la tredicesima bolletta spalmata nell’arco delle 12 mantenendo gli aumenti dell’8,6%.
Lo scorso 21 marzo l’Antitrust aveva obbligato Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb a sospendere i rincari con il sospetto che facessero cartello e intimando di proporre delle tariffe autonome a seguito del sospetto che gli operatori si fossero messi d’accordo per rincarare le tariffe creando difficoltà ai consumatori nel districarsi fra le offerte praticamente identiche.
E con la sospensione dei rincari indicati dall’Antitrust, gli operatori gli operatori sono stati invitati a rilanciare delle offerte in modo autonomo: di fatto gli aumenti dovrebbero in in ogni caso esserci, ma forse in modo leggermente inferiore all’8,6% . A questo punto, gli operatori telefonici si starebbero di nuovo organizzando proponendo nuovi piani tariffari. La fatturazione di Tre è tornata mensile a partire dallo scorso 24 marzo, Wind provvederà al giorno alla fatturazione ogni 30 giorni a partire dal 5 aprile. Come confermato via Ansa, Fastweb dovrebbe proporre ai clienti un aumento di 5 euro sul fisso-internet e Vodafone confermerebbe gli aumenti a partire da giugno, aumenti che vanno da 1,50 e 2 euro del canone mensile per le Sim dati ossia la chiavette per tablet e Pc ricaricabili e in abbonamento, e dal 10 luglio con l’aumento delle offerte di rete fissa.