Una nuova opportunità per tutte quelle donne disoccupate da almeno 6 mesi e che, dallo scorso 1° luglio, possono richiedere nuovamente il contributo Inps che consente alle aziende di risparmiare il 50% dei contributi da versare allo Stato in caso di assunzione di donna che non lavori da almeno sei mesi. Le donne che possono fare richiesta di questo contributo, che inevitabilmente avvantaggia le ditte convincendole magari ad assumere personale femminile, devono però essere residenti in quello che lo Stato considera svantaggiate. Come richiedere l’incentivo Inps?
Intanto, come affermato anche dal Ministro del Lavoro Poletti, si può fare riferimento al vecchio documento recepito nella legislazione nazionale con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 marzo 2008 non essendo ancora stata fatta alcuna modifica. Basta andare sul sito ufficiale Inps per scaricare il modulo ed accedere a tutte le informazioni necessarie per compilare nel modo corretto la richiesta del contributo Inps.
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Le area che il Governo considera svantaggiate, dove è quindi possibile richiedere l’incentivo, sono quelle di Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata. Per quanto riguarda invece Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria e Lombardia occorre distinguere da comune a comune. Non tutti infatti rientrano nella lista messa a punto dal Governo.
Il contributo Inps dunque torna alla ribalta come strumento in più per sgravare le aziende che decideranno di assumere donne disoccupate. Contributi ridotti del 50% per un periodo pari a 12 mesi se si assume una donna con contratto a tempo determinato: per 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato o per la trasformazione da contratto a tempo determinato a indeterminato.
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