La rivalutazione delle pensioni dal 2012 al 2015 con le decisioni per il 2016: il caso è sotto i riflettori da tempo e da poco il decreto su rivalutazioni e rimborsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Vediamo come variano le rivalutazioni delle pensioni in percentuale a seconda delle fasce e degli anni.
Dati chiari sulla rivalutazione delle pensioni del 2012, 2013, 2014, 2015 e anche 2016: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sui rimborsi, che in realtà comprende anche altre interessanti questioni, è possibile stilare una “mappa” delle rivalutazioni suddivisa in fasce sulla base degli importi e delle annualità.
Per l’anno 2012 e l’anno 2013 la rivalutazione delle pensioni è identica: saranno rivalutate del 100 per cento quelle con assegni con importi fino a 3 volte il minimo, mentre la rivalutazione è al 40% per le pensioni nella fascia tra tre e quattro volte il minimo, mentre si passa al 20% per la fascia tra quattro e cinque volte il trattamento minimo e infine al 10% per assegni fino a 6 volte il minimo (le pensioni con importi superiori a tale soglia non beneficeranno di alcun adeguamento).
Passiamo al 2014 e al 2015: la rivalutazione delle pensioni, in questo caso, è stata fissata al 20 per cento, mentre occorre considerare che per il 2016 (a meno di nuove incredibili sorprese) la rivalutazione sarà del 50 per cento. Per i tanto discussi discorsi sui rimborsi delle pensioni, che ci saranno ma saranno molto parziali (e daranno senz’altro vita a numerosi ricorsi), ricordiamo che come da dati del decreto, le somme arretrate saranno erogate nell’assegno corrisposto nel mese di agosto 2015.
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