Dal 2014 molto è cambiato per le tasse sulla compravendita di case, tra imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale, si è registrato un calo degli importi da versare, e non mancano interessanti casi particolari.
Facciamo il punto sulle tasse per compravendita di case in Italia: dal gennaio 2014 per la prima casa le agevolazioni includono un’imposta di registro al 2% contro il precedente 3%, che per la seconda casa è al 9% anziché al 10, e non solo, sempre per l’abitazione principale l’imposta ipotecaria e quella catastale sono ora dell’importo di 50 euro ciascuna contro i 168 precedenti, tuttavia resta il fatto che l’imposta di registro si paga con importo minimo di 1000 euro. Parlando di tasse sull’acquisto e la vendita di case occorre fare attenzione poiché le agevolazioni sopra indicate, tuttavia, non sono valide per le abitazioni che rientrano nella definizione case di lusso, quindi non valgono per edifici che rientrano nelle categorie catastale A/1, A/8 e A/9. E sono presenti anche ulteriori paletti.
Le agevolazioni relative alle tasse sulla compravendita di case, infatti, sono valide se l’abitazione si trova nel comune di residenza del soggetto intenzionato a comprare, o dove lo stesso intende stabilire la propria residenza entro un anno e mezzo dalla firma del contratto o ancora dove svolge la propria attività principale. Per quanto riguarda le tasse sull’acquisto di case nuove dalle imprese che le hanno completate da non più di cinque anni, l’Iva è ridotta al 4%, con imposta di registro, catastale e ipotecaria di importo pari 200 euro cadauna.
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