Rivoluzione in vista nel 2015, vediamo come potrebbe cambiare il canone Rai: si parla di costo inferiore ma di pagamento dovuto da parte di tutti, non solo da chi possiede una televisione. Ancora non vi sono certezze assolute ma il Governo Renzi sembra ormai pronto a trasformare, dal 2014 al 2015, il canone Rai nel “contributo al servizio pubblico radio-tv“.
Ancora una tassa che cambia: il canone Rai, tra gli esborsi in assoluto più odiati dagli italiani, diverrà molto probabilmente il contributo di servizio pubblico radio-tv, il che dovrebbe implicare un abbassamento del costo dell’imposta, che attualmente si attesta sui 113,50 euro. Il canone Rai potrebbe calare in una forbice compresa per lo più tra i 30 e i 100 euro, con variazioni nei prezzi da pagare che dovrebbero essere stabilite in base al reddito, ai consumi delle famiglie e ad altri fattori. Facile prevedere che il Governo Renzi “venderà” il cambiamento spingendo a livello mediatico sull’abbassamento dei costi, ma quanto questi caleranno effettivamente è ancora difficile dirlo, inoltre, se il progetto andrà in porto, come molto probabile, una cosa è certa: il contributo al servizio pubblico radio-tv non sarà legato al possesso di un televisore, il che sostanzialmente significa che dovranno pagarlo tutti.
Tanti i punti ancora da chiarire, si parla tra le altre cose della scomparsa dei bollettini specifici per il pagamento, che invece potrebbe essere effettuato entro le modalità proprie di altre tasse (bollettini generici, modello F24). Di certo giungeranno ulteriori dettagli in merito al cambiamento in breve, di certo si tratterà di una rivoluzione destinata a far discutere.
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