Gli italiani ancora non sicuri dell’applicazione in materia liberalizzazioni

di Redazione Commenta

Ottima affluenza per lo stand allestito dalle associazioni dei consumatori con tema “Più Concorrenza + Diritti” (Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori) per la giornata nazionale delle liberalizzazioni.

Molte le questioni poste dai consumatori, sopratutto per chiarimenti sulle liberalizzazioni in materia bancaria e creditizia, all’abolizione delle spese di chiusura dei conti correnti bancari ai costi per la portabilità dei mutui. Gli altri temi più richiesti sono stati i servizi professionali (13 per cento), ovvero i passaggi di proprietà di beni mobili registrati, e assicurazioni (11 per cento).


I cittadini più interessati alle liberalizzazioni sono maschi (63 per cento) e abitano nel centro (42 per cento) e nel nord (33 per cento) Italia. “La nostra presenza in piazza – dichiarano le associazioni che hanno partecipato all’incontro – ha avuto l’obiettivo di informare e rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti, in modo che li possano esercitare e in modo che la ventata di liberalizzazioni voluta da Bersani si trasformi in un vero mercato competitivo e a vantaggio dei consumatori”.

L’Adusbef ha colto l’occasione per chiedere una moratoria sugli interessi e sulle rate dei mutui, “cresciuti dal dicembre 2005 di circa 170 euro al mese per un prestito di centomila euro”. C’è necessità quindi di spezzare le catene del credito facile per rompere la cultura dell’indebitamento”.

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