Le auto elettriche sono senza ombra di dubbio un ottimo mezzo per risparmiare e allo stesso tempo ridurre l’inquinamento in modo consistente. Ma in Italia non sono così diffuse e anche i cittadini, nonostante la crisi che colpisce e che potrebbe fare dirottare verso l’alternativa elettrica, sono abbastanza scettici.
In più sul territorio nazionale non sono molte le stazioni di ricarica e questo rappresenta senza dubbio un problema. La Comunità Europea sta lavorando in questo senso con l’obiettivo di ampliare e incentivare la presenza su strada delle auto elettriche entro il 2020. Allo stesso tempo, per facilitare coloro che già hanno scelto l’elettrico, ha diffuso una mappa interattiva in cui si possono trovare tutte le informazioni utili a individuare le stazioni di ricarica. I carburanti di sostituzione più utilizzati per le auto elettriche sono il gas naturale compresso (GNC) e liquido (GNL), il gas di petrolio liquido (GPL), l’elettricità, i biocarburanti e l’idrogeno. Andando sul sito di europarl, ognuno potrà selezionare il proprio stato di appartenenza e sapere, nel dettaglio, dove trovare la stazione di ricarica più vicina alla sua abitazione.
Una opportunità importante per continuare ad usare l’auto elettrica senza però rischiare di rimanere a secco di carburante perché si è alla ricerca di una stazione che non si trova. Entro il 2020, lo ripetiamo, la Comunità Europea metterà in atto alcuni punti ritenuti fondamentali per l’espansione dell’auto elettrica. Quindi un numero minimo di stazioni di ricarica con intervalli fissati sotto i 300 km anche nei paesi in cui già esistono punti di riforimento di idrogeno; per i veicoli pesanti le stazioni di rifornimento GPL dovranno essere messi a distanza non superiore ai 400 km. Per quanto riguarda invece le stazioni di rifornimento a metano, gli intervalli non dovranno superare i 100 km. Una manovra che miri dunque ad incrementare l’utilizzo di combustibili alternativi: meno inquinamento e risparmio.
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