Per i tanti studenti impegnati nelle università italiane, con l’inizio dei corsi, si prospetta il problema di come risparmiare sui libri di testo. Come ben sanno gli studenti i manuali possono arrivare a costare carissimi e a rappresentare una spesa pesantissima del bilancio mensile, ma con un po’ di impegno (e un pizzico di intraprendenza) si può risparmiare non poco.
Per gli studenti universitari vi sono vari modi per risparmiare sui libri di testo. Naturalmente il primo e più semplice è quello di acquistare i libri in questione usati: si può cercare su internet, non solo in generale tramite i motori ma anche su siti specializzati come Comprovendolibri.it, ma in certi casi i volumi risultano comunque difficili da trovare.
A questo punto conviene informarsi sui punti di raccolta e vendita nella propria città: sono presenti nella maggior parte delle città universitarie, a Roma, Milano, Firenze e in genere mettono in vendita i libri a metà prezzo. E dato che sono riforniti dagli studenti degli anni precedenti, è facile riuscire a reperire il libro desiderato. In alternativa, non bisogna dimenticare che si può sempre affiggere un messaggio nella bacheca dell’Università.
L’altra modalità principale cui fanno ricorso gli studenti universitari per risparmiare, assolutamente a costo zero ma che richiede cura per i libri ottenuti, è quella del prestito bibliotecario. Spesso i volumi sono già stati arraffati da altri studenti, ma attenzione: nessuno vieta di richiedere un prestito interbibliotecario, anche da un altro comune, gli interessati possono chiedere consiglio agli stessi dipendenti della biblioteca. O ancora, in casi estremi, ci si può recare in treno in un comune vicino (ad esempio, da Firenze a Bologna): con i treni regionali si spenderà qualcosa, ma se si può evitare di acquistare 3 o 4 libri da 20 anche 30 euro ciascuno, il risparmio è comunque assicurato.
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