Il risparmio energetico è un argomento che tocca tutte le aziende, dalle più grandi alle più piccole e mentre nelle grandi trealtà è bene che il titolare demandi la responsabilità del risparmio a un responsabile preposto, nelle piccole il titolare può occuparsene personalemente. Esistono diverse motivazioni che dovrebbero spingere le aziende ad attivarsi per una spesa inferiore nei consumi energetici:
* Le risorse energetiche a disposizione non sono infinite, occorre quindi un utilizzo oculato
* Il risparmio energetico può portare a un notevole risparmio economico, e questo è l’aspetto che tocca l’imprenditore personalmente.
Vi sono inoltre degli incentivi per le aziende che decidono di investire in macchinari idonei al risparmio energetico:
La Finanziaria 2008 prevede detrazioni, deduzioni, crediti di imposta ed esenzioni a favore del risparmio energetico e delle fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di agevolazioni fiscali in materia di riqualificazione energetica degli edifici esistenti:
Gli interventi riguardano:
– la riqualificazione energetica degli edifici esistenti;
– il contenimento dei consumi energetici tramite lavori sugli involucri esterni degli edifici: strutture opache verticali e orizzontali, finestrature e infissi;
– l’installazione di pannelli solari termici;
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
Inoltre:
– sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con acquisto, installazione e sostituzione di motori ad elevata efficienza di potenza elettrica compresa tra 5 e 90 kW;
– acquisto e installazione di variatori di velocità su impianti di potenza elettrica compresa tra 7,5 e 90 kW.
Per questi interventi è possibile detrarre dall’Irpef o dall’Ires il 55% del costo sostenuto entro il 2010, indipendentemente dalla destinazione d’uso.
Lo scopo è coinvolgere, tramite sconti fiscali sconti fiscali, il più alto numero di contribuenti nella tutela dell’ambiente. Quindi risparmio per: imprenditori agricoli, esercenti arti e professioni, società semplici, associazioni tra professionisti, agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, e a tutti i soggetti che conseguono reddito d’impresa. In sintesi tutti i soggetti Ires.
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