Risparmiare acqua nell’orto con la tecnica, utile in molti sensi e a costo zero, della pacciamatura. La pacciamatura è l’operazione con cui si ricopre il terreno nei pressi delle piante coltivate con del materiale inerte, principalmente di tipo vegetale.
La pacciamatura consente di risparmiare acqua e di preservare le piante del nostro orto nel caso di assenze o imprevisti che, specie in estate, possono lasciare le piante senz’acqua e quindi esposte a gravi rischi. Questo perché la pacciamatura permette di mantenere più umido il terreno (anche se, d’altro canto, è utile anche per evitare che il gelo nella stagione invernale aggredisca il terreno sottostante le coltivazioni). Peraltro la pacciamatura ostacola anche la crescita eccessiva delle infestanti.
Data la stagione la pacciamatura diventa un’alleata per risparmiare acqua nell’orto mantenendo un maggior tasso di umidità nelle zone superficiali del terreno. L’operazione può essere compiuta a costo zero e in maniera semplicissima. Tutto ciò di cui si ha bisogno è una buona quantità di materiale vegetale inerte per costituire dei folti strati sotto le piante.
Come materiale per la pacciamatura si possono usare pezzi di corteccia, foglie secche delle tipologie più disparata, paglia, compost, torba, gusci di frutta secca, rametti, trucioli di legno e altro ancora. Va bene anche l’erba tagliata, ma solo se non porta con sé i semi di piante infestanti. Normalmente uno strato compreso tra i 5 e i 10 cm è più che sufficiente per ottenere un buon risultato, ma dato il gran caldo che si prolungherà, come è estremamente probabile, su larghe zone d’Italia, abbondare potrebbe essere una buona idea.
Ricordiamo che la pacciamatura, oltre a far risparmiare acqua nell’orto, a evitare che le piante accusino la disidratazione in caso ci si dimentichi di innaffiarle, a ostacolare la crescita delle infestanti, arricchisce anche il terreno di sostanze organiche benefiche. È una tecnica assolutamente prioritaria per tutti i piccoli orticoltori italiani.
Photo credits | Irene Kighltey su Flickr
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