Qualche giorno fa avevamo parlato delle varie iniziative gratuite dedicate alla donna in occasione della festa della donna del 8 marzo. Oggi invece una nota negativa, cioè rincari, fino al 20 per cento per il prezzo di un ramoscello di mimosa.
“Il carovita non risparmia neanche l’8 marzo – dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – un ramoscello di mimosa costa in media 1 euro in più rispetto all’anno scorso, un composizione può essere acquistata anche alla cifra di 25 euro. Chi vorrà festeggiare andando a cena deve essere pronto a spendere almeno 30 euro, a persona, per il menu, quasi il 15 per cento in più del 2007. Se la cena è accompagnata da uno spettacolo, il conto sale in media di 15 euro, raggiungendo anche quota 50 euro”.
“Registriamo un calo delle vendite del 5 per cento di mimose – continua Pileri – mentre gli alti prezzi della ristorazione causeranno una diminuzione del volume d’affari dei locali di quasi il 10 per cento. In compenso, le cene a casa, più economiche, e il cinema avranno una crescita del 10 per cento e del 25 per cento. Il pressante carovita impone sempre più rinunce ai consumatori, costretti a veder limitate le proprie possibilità di divertimento e a trovare soluzioni low-cost “.