È stata varata una nuova proroga per la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per le famiglie italiane che sono in uno stato economico difficile. La nuova intesa sottoscritta dall’ABI e dalle associazioni dei consumatori ha stabilito che il termine per la presentazione delle domande è il 31 luglio prossimo. L’accordo ripresenta ciò che era stato stabilito nel luglio del 2011, quando era stata proposta la seconda proroga semestrale.
A sottoscrivere il documento d’intesa sono state 13 associazioni per i diritti dei consumatori, vale a dire: Acu, Adiconsum, Adoc, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
Tutte le famiglie o i single che devono pagare le rate del mutuo (di entità non maggiore di 150mila euro) per aver comprato o ristrutturato la prima casa, aventi un’entrata rededituale fino a 40.000 euro annui possono avvalersi della sospensione, provando di trovarsi in stato di palese difficoltà finanziaria. Le difficoltà economiche possono derivare da fattori quali: cassa integrazione, perdita del lavoro, malattia o morte del soggetto che ha firmato il mutuo.
La disposizione si attua anche nei confronti dei consumatori che mostrano rinvii nei corresponsioni fino a 180 giorni di seguito. Alla sospensione delle rate dei mutui saranno ammesse solo le operazioni che non ne hanno già usufruito.
Le domande per chiedere la sospensione momentanea del pagamento delle quote del mutuo si possono inoltrare alla propria banca dal 1° febbraio, a condizione che l’istituto di credito abbia accolto l’iniziativa.
Nella fase di sospensione del mutuo, che rinvierà di un anno il termine ordinario e la derivante spegnimento del mutuo, gli interessi seguiteranno ad aumentare.
Abi rende noto che “al 30 novembre 2011, le banche hanno sospeso oltre 55.000 mutui, pari a circa 7 miliardi di debito residuo, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di oltre 420 milioni di euro, pari a 7.636,00 euro a famiglia”