Chi ha un conto corrente lo sa: puntualmente ogni 3 mesi viene addebitato l’importo di 8,55 euro, che nel conto troviamo denominato come Imposta Di Bollo E/C E Rendiconto. Questa non troppo simpatica voce finalmente sparirà, ma attenzione, solo per le giacenze inferiori a 5000 euro. E considerando che gli italiani che hanno in saccoccia meno di questa somma dovrebbero essere tanti, la notizia sarà sicuramente apprezzata dai più.
Fisco invariato per tutti i conti correnti intestati alle persone fisiche su cui si trovino somme maggiori a 5 mila euro l’anno, per i quali la somma da pagare rimane a 34,2 euro. Per chi ha in giacenza meno denaro quindi il conto dovrà essere gratuito (anche sul fronte delle commissioni bancarie). In questo modo tanti piccoli correntisti si troveranno a non dover pagare più questa tassa, anche se ricordiamo, alcune banche avevano già eliminato di tasca propria questo balzello, ad esempio il Conto Arancio di ING Direct, che garantisce già il rimborso automatico del bollo. Insomma, i piccoli risparmiatori possono tirare un sospiro di sollievo: nessuna nuova tassa, almeno per le persone fisiche.
Come verrà recuperato il gettito? L’abolizione di questa tassa porterà un gettito minore alle tasche dello Stato e con la crisi che c’è, il debito pubblico che aleggia come uno spettro sull’unione europea, questi soldi da qualche parte devono essere recuperati. Lo Stato si rifarà dall’aumento del bollo sui conti correnti per le imprese: ce lo spiega il sottosegretario al Tesoro, Vieri Ceriani:
Viene eliminato questo bollo sui conti correnti e sui libretti fino a 5 mila euro – sottolinea -. Se facciamo la lotta al contante e chiediamo alle banche di non far pagare ai piccoli correntisti certe spese, allora dobbiamo togliere anche questo bollo. È uno sgravio a favore delle persone che verrà compensato dall’aumento del bollo fino a 100 euro per i conti correnti delle imprese e delle persone giuridiche.
Photo Credit | Thinkstock
Commenti (1)