Giovani e meno giovani studenti universitari, tenetevi forte. Stavolta la notizia non é di quelle che richiedono una sedia per evitare di cadere tramortiti a terra. Piuttosto potrà farvi balzare dalla gioia. Sì, perchè se avete pagato troppe tasse, potrete ottenere un risarcimento. O almeno questa é la strada che apre una sentenza del Tar di Milano: l’Università di Pavia dovrà risarcire tutti i propri studenti per aver aumentato le tasse, nell’anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge e rifondere all’associazione universitaria Udu le spese di giudizio. L’università lombarda dovrà risarcire gli studenti aprendo così la strada alla concreta possibilità di ricorsi a catena.
E’ una sentenza storica e rivoluzionaria per l’università italiana, il Tar di Milano ha sancito quello che noi ripetiamo da tempo – sottolinea un coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari – : il 20% non è un parametro indicativo bensì vincolante, perché tutela il diritto allo studio. Questa sentenza è un enorme argine verso l’innalzamento selvaggio delle tasse universitarie che sta diventando il peggiore ostacolo sociale per accedere al mondo accademico. Già ora 2 atenei su 3, in Italia, sono fuorilegge perché superano il limite di tassazione previsto. La legge in materia di tasse studentesche, infatti prevede che la sommatoria delle tasse di ogni singolo studente non possa superare il 20% dei fondi ministeriali (Ffo) per quell’ateneo. Il problema e’ che, con i tagli targati Gelmini-Tremonti, quasi tutte le universita’, per far cassa, hanno aumentato le tasse agli studenti, andando a sfondare il tetto del 20% essendo di fatto, fuorilegge.
Secondo la normativa vigente infatti le tasse universitarie non possono superare il 20% dei finanziamenti erogati agli atenei, per cui quella dell’ateneo lombardo si é profilata come una vera e propria violazione, occorrerà anche annullare a tassa aggiuntiva per i dottorandi con borsa finanziata da enti esterni all’università e il contributo posto a carico dei soli studenti extracomunitari.
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