Mentre fino ad un mese fa il cittadino autocertificava l’esenzione ticket, da adesso in poi la storia cambia e ci sono nuove regole. Fino ad ora ci sono sempre stati due tipi d’esenzione: quella per patologia, per la quale era necessaria la certificazione del medico e quella per reddito, appunto, che solo fino a un mese fa richiedeva la semplice autocertificazione.
Dal 1° novembre 2011, in tempi diversi a seconda delle regioni, è il medico a dover certificare l’esenzione per reddito. Le ASL devono inviare i dati degli esenti direttamente al medico di famiglia e i cittadini riceveranno una lettera, se hanno diritto a tale esenzione, con la quale presentarsi dal medico.
Per chi non avesse ricevuto ancora la lettera entro il 23 ottobre e comunque rientra nelle categorie previste per ottenere l’esenzione, deve recarsi all’ASL e compilare l’apposito modulo ed in caso richiedere anche un certificato provvisorio, presentando la propria autocertificazione ed una fotocopia del documento d’identità. Queste le categorie di reddito che hanno diritto all’esenzione:
- Cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro.
- Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
- Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico.
- Titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
Nicola 11 Ottobre 2011 il 15:39
Non è corretto che solo gli anziani abbiano l’esenzione del ticket i giovani che cercano lavoro. Loro per lo meno hanno la pensione, e noi??
Mi pare che per i vecchi ci siano troppe agevolazioni rispetto ai giovani che stanno lottando con tutte le loro forze.
Francesca 11 Ottobre 2011 il 19:32
@ Nicola:
Non posso che concodare. Un’altra infamia: come mai si valuta il reddito pro famiglia e non pro càpite? Che senso ha che un nucleo di 5 persone (2 genitori, 3 figli) di reddito X, siano sottoposti tutti e 5 allo stesso ticket cui è sottoposto un single o una coppia senza figli, cche percepisca il medesimo reddito X?
E’ uno schifo, una penalizzazione dei giovani, e delle famiglie numerose