Per definire in modo sicuro e valorizzare l’olio extra vergine di oliva, l’Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ipcf-Cnr) insieme ad alcuni produttori hanno la Carta di identità per l’olio CDI OEVO.
Il progetto ‘Carta di identità per la valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva’ (CDI OEVO), è uno strumento semplice a disposizione dei produttori e del consumatore a garanzia della tracciabilità del prodotto.
Siamo riusciti a creare – ha spiegato Elpidio Tombari, responsabile dell’unità operativa di Pisa dell’Ipcf-Cnr – una carta d’identità per l’olio extra vergine di oliva, con proprietà e finalità del tutto simili al documento di identità che identifica le persone fisiche.
Quest’obiettivo – ha continuato Elpidio Tombari – è stato raggiunto applicando agli oli la metodologia dell’analisi calorimetrica. Attraverso una serie di riscaldamenti e raffreddamenti si produce una curva caratteristica e specifica che ‘fotografa’ in modo univoco e inalterabile il campione analizzato. Associando questa fotografia alle informazioni di produzione e di origine, il documento permette di riconoscere senza margine di errore l’olio, con le sue qualità e provenienza geografica, attestando la conformità all’originale lungo tutta la filiera di lavorazione, dall’imbottigliamento alla distribuzione.
Ogni modifica della composizione chimica provocherebbe immancabilmente un cambiamento della ‘fotografia’ calorimetrica, per cui qualunque caso di tentata contraffazione – apposizione sul prodotto di un’etichetta falsa, sostituzione o adulterazione del prodotto stesso – sarebbe facilmente rilevabile ripetendo l’analisi e confrontando i risultati con quelli sulla carta d’identità che accompagna il prodotto
La CDI consente anche mappare le zone geografiche di produzione dell’olio extravergine. L’obiettivo del progetto CDI OEVO è di esaminare, nell’arco di due anni, approssimativamentetremila quantitativi d’olio di origine certificata. Questo produrrà la realizzazione di una banca fuoriclasse e di una banca dati consultabile direttamente su internet, da mettere a disposizione di tutta la rete di analisi italiana che opera sulla ricerca sull’olio con vari metodi.