Nel settore trasporti continuano i disagi. Un altro sciopero è difatti previsto per i mezzi pubblici ed i treni il 31 marzo ed il 1 aprile 2011. Salvo revoche improvvise, o rinvii, in queste date molti saranno i disagi a cui i cittadini andranno incontro, specialmente ora che lo sciopero vede coinvolti anche i treni, cosa che invece non è accaduta durante la protesta di qualche giorno fa. Tutto il Paese sarà coinvolto in questo sciopero, che vedrà fermarsi bus, metro, tram e treni. Le organizzazioni sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, UGL Trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast hanno riprogrammato l’agitazione, affermando che si è resa necessaria a causa dello stato di tensione tra i lavoratori in seguito al mancato pagamento degli aumenti contrattuali relativi agli anni 2009 e 2010 e per sostenere la vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della mobilità.
Gli addetti ai bus che effettuano i servizi extraurbani resteranno fermi nella giornata del 31 marzo, il primo aprile, invece, è previsto il blocco di personale di bus, metro e tram dei servizi urbani. La protesta del trasporto ferroviario avrà luogo per 24 ore, dalle 21 del 31 marzo sino alle 21 del giorno dopo. Lo sciopero generale dell’11 marzo ha generato notevoli difficoltà, soprattutto a causa dell’inaccessibilità alla metro nelle città di punta, Roma e Milano. Nella prima, poi, i disagi sono stati accentuati anche dalla manifestazione delle 9,30 e che, secondo le stime dell’Usb, ha visto la partecipazione di oltre 50 mila persone.
Non sono da meno i disagi riscontrati e registrati in altre città italiane, come Venezia, dove a bloccarsi è stata l’intera circolazione, con una percentuale del 94% dei bus ed il 71% dei vaporetti fermi. Come previsto, lo sciopero dell’11 marzo ha visto il blocco anche di molte scuole materne ed asili, così come di sale operatorie e udienze nei tribunali. Ad incrociare le braccia, insomma, sono stati in molti, e ciò si ripresenterà per altri due giorni, coinvolgendo questa volta anche i trasporti ferroviari. I disagi saranno sicuramente notevoli, ma è giusto che un lavoratore difenda i propri diritti…o no?
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