Camminando le le strade o nelle campagne fuori città avete mai notato qelle piante dai fiori che hanno la forma di campanellini viola? Se li avete notati forse avrete pensato che si trattasse solo di erbacce, in realtà probabilmente vi siete fatti sfuggire un’erba quasi miracolosa: la malva.
Fa parte della famiglia delle Malvacee, ha proprietà emollienti, ammorbidenti, antiinfiammatorie, calmanti, lassative, espettoranti, lenitive. Lo sapevate? Si può usare come impacco ed infuso per mucose irritate, gengive sanguinanti, congiuntiviti, ulcerazioni, foruncoli, ascessi, emorroidi, infiammazioni degli occhi, infiammazioni della gola, bocca, gengive, stomatiti, infiammazioni della pelle, piaghe, scottature, pruriti, infiammazioni intestinali, è anche sedativa del sistema nervoso. Le virtù emollienti della malva sono conosciute sin dai tempi antichi, infatti il nome Malva deriva dal termine latino “mollire”. I Greci la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”.
Utilizzo
Infuso di malva: portare ad ebollizione un litro di acqua, spegnere il fuoco e lasciar riposare mezz’ora 40 gr di fiori di malva. Ottimo per:
malattie delle mucose e della pelle: un panno imbevuto dell’infuso e applicato localmente contribuisce a guarire faringiti, vaginiti, eczemi, acne, foruncoli e in genere tutte le irritazioni superficiali.
Uso interno: filtrare e berne 2 o 3 tazze al giorno.
Uso esterno: si possono fare gargarismi, lavaggi vaginali, clisteri e impacchi per paterecci.
E’ una pianta sicura e non si conoscono effetti tossici.
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