Rimborsi e tante scuse in arrivo dalla compagnia Trenitalia ai passeggeri che due giorni fa, 16 dicembre 2010, hanno avuto disagi nella tratta ferroviaria Roma-Venezia a bordo del treno Frecciargento 9416. Alle 14,45 i passeggeri sono partiti dalla Capitale, ma alle 15,05 il convoglio è rimasto letteralmente bloccato poiché rimasto senza alimentazione sulla linea direttissima Roma-Firenze, nel tratto fra Capena e Sant’Oreste, e ciò a causa della rottura della linea elettrica aerea. In seguito a ciò, le Ferrovie dello Stato si sono viste costrette a far trainare il convoglio da un locomotore, scusandosi più volte con i passeggeri per tutti i disagi arrecati loro. Questi, infatti, sono scesi ad Orte per proseguire il loro viaggio a bordo di un altro treno Frecciargento.
Altri rimborsi sono previsti però anche per i pendolari lombardi che negli ultimi giorni sono stati vittime di vari disagi derivanti dall’introduzione dell’orario invernale dei treni regionali. In seguito al cambio d’orario, il servizio offerto ai passeggeri non è stato sempre dei migliori, per questo sono stati pensati dei bonus per tutti i pendolari che hanno usufruito di un servizio poco efficiente. La puntualità dei treni nelle ultime due settimane è stato solo del 5% entro i 15 minuti, per cui, secondo l’ad di Trenitalia – LeNord Giuseppe Biesuz e l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo, è giusto che venga elargito un risarcimento ai 600mila pendolari che ogni giorno viaggiano a bordo dei treni ritardatari.
I bonus dovrebbero far parte delle risorse aggiuntive che dovrebbero arrivare grazie ad un accordo tra Governo e Regioni, fondi da utilizzare anche per il trasporto pubblico. I punti importanti su cui è necessario lavorare comprendono anche la “manutenzione notturna” ed il potenziamento del “deposito esteso”. Nei giorni scorsi, però, il Movimento Consumatori, in merito al trasporto ferroviario, ha espresso pareri tutt’altro che positivi volgendo uno sguardo all’anno 2011 quasi alle porte, anno in cui dovrebbero, in realtà, registrarsi nuovi e più concreti disagi per i passeggeri anche a causa dei tagli del Governo. A rischiare sono in particolare i biglietti del treno, che dovrebbero subire un aumento dei prezzi fra il 15 ed il 35%, con una ripercussione sul bilancio annuale dei pendolari fino a 380 euro.
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