La proroga agli incentivi che prevedono la detrazione del 55% delle spese per la riqualificazione energetica è stata approvata. Le famiglie e le imprese italiane potranno usufruire di questo ecobonus fino al 31 dicembre 2011, però sono state apportate alcune modifiche. Dal 1 gennaio 2011, il valore della proroga, che si aggira intorno ad 1,8 miliardi di euro, sarà distribuito in 10 anni invece che in 5. Chi non dovesse riuscire ad effettuare il bonifico di pagamento entro il 31 dicembre 2010, si vedrà dimezzato l’importo da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2012, cioè quella relativa ai redditi del 2011. Pensiamo di dover installare un impianto di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Nel 2008, il costo medio era di circa 7000 euro, e la detrazione fiscale del 55% a cui si aveva diritto era quindi pari a 3850 euro. Tramite la rateizzazione in 5 anni, ogni anno, in detrazione, si portavano 770 euro. Con l’entrata in vigore delle nuove modifiche, gli incentivi fiscali saranno di 385 euro l’anno per 10 anni.
E’ vero, non cambia nulla a livello di rimborso, perchè i soldi che riceveranno i contribuenti restano sempre quelli, ma il fatto di aver allungato i termini entro cui ottenerli potrebbe provocare un malcontento nei cittadini ed invogliarli poco all’utilizzo degli sconti fiscali, anche se chi è davvero interessato non si lascerà trasportare da questo. Per quanto riguarda i moduli per ottenere le detrazioni, questi sono ‘user friendly’, cioè di facile comprensione se compilati on line, non si avrà bisogno dell’aiuto di un tecnico e potranno essere consegnati al fisco in tempo reale. Gli interventi di riqualificazione più richiesti sono in genere gli infissi e pannelli isolanti a pareti e soffitti e la sostituzione delle vecchie caldaie, ma probabilmente molte domande arriveranno anche per la riqualificazione globale dell’edificio e l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda.
In 3 anni, i contribuenti hanno speso quasi 8 miliardi di euro per riqualificare il patrimonio immobiliare italiano, che risulta essere il più inquinante d’Europa (in questo, per una volta, non essere il fanalino di coda della Comunità europea non è vanto). Il risparmio energetico che gli investimenti hanno fatto ottenere è stato davvero notevole, circa 4.400 GWh totali. Ciò significa che non è stato emesso nell’aria ben un milione di tonnellate di anidride carbonica, obiettivo importante per la salute nostra e dell’ambiente circostante. Efficienza energetica vuol dire volersi bene, e contribuisce a risparmiare notevolmente anche sulle bollette.
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