Viene coltivata in ogni parte del mondo e rappresenta uno degli aromi più utilizzati nelle cucine di tutto il mondo. Amata o odiata, la cipolla è un prodotto dell’orto molto antico, utile in cucina. Usata e coltivata molto al Sud: la Campania, la Sicilia e la Puglia sono tra le regioni più accreditate per la coltivazione di questo prodotto. La parte che noi mangiamo è il “bulbo” centrale, che può essere consumato sia crudo che cotto (crudo però da degli spiacevoli effetti che non tutti sopportano…). Il caratteristico aroma della cipolla è dovuto ad una essenza volatile ricca di glucosidi solforati, di cui il più importante è il disolfuro di allilpropile, a cui è dovuta la maggior parte delle sue proprietà. Il consumo aiuta la digestione e l’assimilazione del cibo, anche se è sconsigliata a chi soffre di iperacidità e di ulcera gastroduodenale persistente. Stimola la funzione metabolica e disintossicante del fegato e pertanto è consigliabile se soffriamo di alcune malattie epatiche.
La zuppa di cipolle è un piatto tradizionale di molti paesi, poiché è un piatto povero, fatto con delle semplici cipolle, economiche e che possiamo trovare sempre in tutti i supermercati.
Ingredienti per 4 persone:
brodo vegetale
burro
cipolle 500 gr
Farina
olio
pepe
zucchero
Mondiamo le cipolle e tagliatele ad anelli sottilissimi. Poniamo poi in un tegame con 50 g di burro e 4 cucchiai d’olio. Aggiungiamo un cucchiaino di zucchero e lasciamo cuocere a fuoco moderato perché sudino ma attenzione che non diventino dorate. Devono diventare solo leggermente bionde, a questo punto spolveriamo con la farina, che faremo cadere da un setaccio (colino), quindi mescoliamo e aggiungiamo il brodo. Quando la zuppa sarà cotta, aggiustiamo di sale e pepe e versiamo il tutto in quattro contenitori da forno a far gratinare. Serviamo con pane abbrustolito.
Le cipolle vanno conservate a temperatura ambiente (non in frigorifero), in un luogo possibilmente fresco e asciutto e si mantengono bene per quasi un mese.