E’ il Codacons a lanciare l’allarme: il 55% delle scuole supera il tetto spesa libri di testo scolastici previsto dal ministero dell’istruzione. Negli ultimi giorni di vacanza i genitori dei ragazzi che si apprestano a iniziare le scuole superiori dovranno iniziare ad affrontare il problema budget libri scolastici. Molte scuole hanno reso pubblico l’elenco dei libri di testo per il prossimo anno scolastico e secondo un’indagine a campione del Codacons sulle scuole di 9 città della Sicilia, più della metà degli istituti non ha rispettato il tetto spesa previsto dal Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca.
Non mancano però, iniziative a favore di libri, studenti e soprattutto portafogli dei genitori: oggi per esempio, parte la consegna gratuita dei libri di testo ai 700 studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Pescara aventi diritto per limiti di reddito. L’amministrazione comunale di Pescara a inizio mese aveva già inviato a ogni famiglia la lettera per ufficializzare la data e il giorno in cui ciascun utente avrebbe dovuto presentarsi alla libreria individuata attraverso un apposito bando per ritirare i propri libri scolastici per l’anno scolastico 2010-2011. Entro il prossimo 13 settembre sarà completata l’intera procedura.
Quest’anno con largo anticipo rispetto al passato siamo già in grado di consegnare i libri di testo gratuiti ai nostri studenti aventi diritto per limiti di reddito – ha sottolineato l’assessore Renzetti -: parliamo complessivamente di circa 700 ragazzi per una spesa complessiva sostenuta dal Comune pari a 144mila euro. L’intervento di sostegno allo studio garantito dalla nostra amministrazione comunale non si chiuderà con questa prima fase. Tutte le famiglie che comunque possono dimostrare di avere un reddito basso attraverso il certificato Isee, ma che magari non hanno fatto in tempo a presentare la domanda per rientrare nella graduatoria, verranno comunque ammesse al rimborso: in sostanza per loro sarà sufficiente effettuare l’acquisto, anticipando temporaneamente la spesa, e quindi presentare la relativa fattura al Comune che al più presto erogherà il relativo rimborso.