Una vera rivoluzione del credito al consumo attende i cittadini italiani a partire dal 2011, quando entreranno in vigore le regole europee per garantire ai consumatori una maggiore trasparenza su costi e condizioni. Dall’anno prossimo i consumatori potranno interrompere il pagamento delle rate in caso di mancata consegna o difetto del prodotto. Non si parlerà più di credito al consumo ma la nuova normativa parla di credito ai consumatori puntando quindi sul rapporto personale tra ente erogatore del finanziamento e cliente. I mediatori creditizi dovranno avere forma di società di capitali e dipendenti e organi dotati di caratteristiche di indipendenza e onorabilità. Il credito al consumo é un settore che registra un calo, per questa ragione Adiconsum ha chiesto che venga esteso il Piano Famiglie (sospensione mutui) anche per il credito al consumo.
«Le società finanziarie evidenziano un calo del credito al consumo dovuto sia al perdurare della recessione sia al crescente indebitamento delle famiglie sia alla riduzione delle vendite del settore auto. Tutto ciò evidenzia le crescenti difficoltà finanziarie delle famiglie – si legge in una nota dell’Adiconsum.
Il taeg dovrà essere “all inclusive” e comprendere tutte le spese sostenute dal consumatore per avere il prestito (inclusi costi del conto corrente, assicurazione obbligatoria, imposta di bollo e spese di incasso rata) e se alla stipula del prestito è legata alla sottoscrizione di una carta revolving, il Taeg deve includere i costi di apertura e gestione della carta, in modo da avere realmente il costo totale dell’operazione. Un’altra felice notizia per tutti i consumatori é che la pubblicità non potrà più nascondere nelle righe piccole il vero costo del finanziamento: Taeg, durata, importo del credito, rata e importo totale dovuto dal consumatore (comprensivo di spese e interessi) dovranno emergere in forma chiara e graficamente evidenziata. Questa é una novità veramente importante, e che dovrebbe essere estesa anche ad altri prodotti… per il momento ci “accontentiamo” del credito al consumo.