Come il notissimo Viaggi del Ventaglio dichiarato fallito dal Tribunale di Milano, così molti altri tour operator possono rischiare di lasciare i viaggiatori a terra. Ma cosa bisogna fare in questi casi?
Secondo l’associazione dei consumatori Altroconsumo, la prima cosa è fare domanda al Fondo Nazionale di Garanzia del Consumatore (art.100 codice del consumo) e inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo – Ufficio per lo sviluppo del turismo e la gestione degli interventi – Servizio IV “Assistenza alla domanda turistica e Vigilanza”- Via della Ferratella in Laterano n. 51 – 00184 Roma.
La domanda inviata deve includere
copia di un documento d’identità di chi fa la domanda di rimborso; contratto di viaggio in originale; copia della ricevuta del versamento della somma data all’agenzia di viaggio; ogni elemento che possa provare la mancata utilizzazione dei servizi pattuiti (per esempio la copia della comunicazione sospensione attività del tour operator, copia della comunicazione di cancellazione del viaggio, il biglietto aereo del rientro anticipato, le spese per eventuali escursioni previste e poi non svolte a cura del tour operator).
Inoltre è possibile fare domanda di insinuazione al passivo che consente ai creditori di una società fallita di concorrere insieme agli altri creditori adottenere il soddisfacimento del proprio credito nell’ambito del fallimento.
Altroconsumo ha chiesto al Ministero del Turismo di attivare concretamente il Fondo Nazionale di Garanzia del Consumatore di pacchetto turistico che attualmente appare, secondo l’associazione di consumatori, non in grado di fronteggiare fallimenti del genere come il caso Todomondo.
Per quanto riguarda la domanda al Tribunale – dichiara Altroconsumo riferendosi a Viaggi del Ventaglio – , dobbiamo dire che le possibilità di recuperare qualcosa dal fallimento del tour operator a nostro avviso sono davvero poche: i crediti vantati da coloro che hanno acquistato pacchetti turistici, soggiorni e voli non godono di alcun privilegio (a differenza, per esempio dei crediti dei dipendenti della società fallita o dell’Erario) e quindi saranno rimborsati tra gli ultimi, se rimarrà ancora qualcosa