Sono mesi ormai che la Regione Piemonte offre gratuitamente la vaccinazione contro la meningite ma pochi ne sono a conoscenza. Un’indagine realizzata da Demetra per conto della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) piemontese ha rilevato che il 72,6% delle mamme piemontesi non e’ ancora a conoscenza della gratuita’ di questo strumento di prevenzione, ma tutti sanno che la vaccinazione è l’unico mezzo che permette di azzerrare l’incidenza di una patologia che ancora oggi può essere fatale.
La rarita’ della malattia – afferma Nico Sciolla, segretario regionale della Fimp del Piemonte – potrebbe far supporre che la meningite non sia un problema proprio perche’ non e’ drammaticamente diffusa. Tuttavia, se si considera che le persone che la contraggono possono non sopravvivere o, nella migliore delle ipotesi, subire consenguenze anche serie a livello neurologico, ci si rende conto dell’importanza della patologia.
La somministrazione del vaccino anti pneumococco viene effettuata in tre sedute durante il primo anno di vita: al terzo, al quinto e all’unidicesimo mese di vita del bambino. La somministrazione del vaccino contro il meningococco continua nel secondo anno di vita, con un richiamo intorno al quattordicesimo mese ed uno a 16 anni.
La meningite è una malattia infiammatoria, che colpisce le membrane dell’encefalo. La cause dell’insorgenza della patologia possono essere infettive o anche dovute ad agenti chimici o fisici. La prevenzione è di fondamentale importanza: la difficoltà di fare una precoce diagnosi di meningite e riconoscere velocemente i sintomi di questa patologia, rendono il fattore tempo determinante per la pronta e rapida guarigione del paziente. Ciò che desta timori quindi è soprattutto la difficoltà di fare una precoce diagnosi di meningite. In Italia ogni anno si ammalano circa 900 persone, con un picco nel periodo invernale e con una percentuale di decessi di circa il 10%. L’esito infausto non dipende solo dall’età del soggetto colpito dalla meningite, ma anche dalla natura dell’agente patogeno.