Siamo ormai nell’occhio del ciclone. Il giorno di Natale è infatti sempre più pericolosamente vicino e molti di noi (anzi, scusate, di voi!) sono alle prese non solo con la scelta degli ultimi regali ma anche del menu per le feste; a quest’ultimo proposito la crisi ci impone maggior rigore di un tempo e ci conduce alla ricerca di ricette che, seppure altrettanto gustose, risultino leggermente più economiche di quelle sperimentate, o consolidate, negli anni passati.
In aiuto dei consumatori fermamente intenzionati a risparmiare sul pranzo di natale, almeno di quelli che vivono nel Lazio, arriva una raccolta di ricette della tradizione gastronomica laziale presentata dall’associazione “Il popolo dei consumatori”: l’opuscolo, dal titolo “Menu a km 0”, propone infatti una serie di preparazioni culinarie tra i cui ingredienti figurano solo prodotti agricoli, zootecnici e lattiero-caseari locali e quindi ad impatto ecologico e, si spera, economico, più contenuto.
Siamo ben consapevoli del fatto che questa idea risparmio potrà apparire superflua a chi vive in regioni diverse, ma siamo altrettanto certi che ingegnandovi un po’ anche voi troverete il modo di orientarvi sui piatti più gustosi ed economici della vostra tradizione culinaria regionale. Sono inoltre sempre più diffusi in tutta Italia i ristoranti che aderiscono all’iniziativa menu a km 0 lanciata da Coldiretti ormai qualche anno fa e propongono ai propri avventori pietanze preparate con soli prodotti locali. Come dire, se non volete saperne di cucinare potete risparmiare anche se andate a pranzo fuori.
Vi ricordiamo però che sotto la definizione di “prodotti alimentari a Km 0” vanno tutti i cibi provenienti da aree di produzione regionale o comunque distanti non più di 70 km dal luogo in cui i andranno poi commercializzati e consumati. Tuttavia, possono essere definiti a km 0 anche quei prodotti per il cui trasporto venga dimostrato il basso apporto di emissioni inquinanti.
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