Il diabete è una malattia caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Esistono alcuni tipi di diabete. Diabete di tipo 1: esordisce prima dei 20 anni e a volte anche nella primissima infanzia. I sintomi consistono nell’aumento della quantità di urine emesse nelle 24 ore, in un aumento della sete, dell’appetito a cui però stranamente si accompagna un dimagramento. Diabete di tipo 2: spesso asintomatico viene più spesso diagnosticato casualmente nel corso di esami di laboratorio eseguiti per altri motivi. In molti pazienti il diabete resta lieve e senza sintomi, ecco perchè il paziente può anche non accorgersi di averlo per molto tempo. Diabete gestazionale: rilevato durante la gravidanza, é dovuto all’incapacità di aumentare adeguatamente la secrezione di insulina. Altre forme molto più rare possono essere associate ad infezioni virali (rosolia congenita, citomegalovirus) o a forme non comuni di diabete che colpiscono il sistema immunitario, o a varie sindromi genetiche.
Dopodomani ad Ancona, la campagna di istituzionale di informazione e sensibilizzazione sul Buon Compenso del Diabete prevede uno screening diabetologico gratuito per i dipendenti regionali. Organizzata dalla International Diabetes Federation (IDF) con l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e la Societa’ di Diabetologia (SID), con l’apporto delle associazioni di volontariato AID e FAND e il Patrocinio del Ministero della Salute, sarà presente nel piazzale antistante Palazzo Li Madou (dalle 9 alle 17), una unità mobile attrezzata dove svolgere analisi ed esami quali: misurazione della pressione, della circonferenza addominale, peso, altezza, test della glicemia e dell’emoglobina glicata.
Prevenzione per una migliore cura della malattia, ricordando che la cura precoce riduce il rischio di infarto e mortalità:
Uno dei problemi principali del trattamento della malattia – afferma il professor Agostino Consoli, ordinario di Endocrinologia dell’Università di Chieti – è proprio quello di far capire al paziente che è necessario trattare oggi questa malattia silenziosa, per star meglio in futuro.
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