Il Natale è appena passato e già si pensa a come trascorrere il Capodanno ed io non moltissimo le feste che stanno assumendo ogni anno una veste sempre più (e forse, solamente) consumistica. Proprio l’altro giorno in un bar della mia città ho notato una locandina con un favoloso menu a base di pesce per il 31 dicembre alla modica cifra di euro 100,00. Cifra che agli amanti del pesce potrà sembrare anche irrisoria; ma che, almeno per me non lo è. Eppure le prenotazioni per questo cenone pare stiano andando alla grande.
Ma allora la crisi c’è oppure no? Se consideriamo una famiglia media composta da madre, padre e due figli che intendono farsi una bella mangiata di pesce andrà a spendere ben euro 400.00.
Sia chiaro: è ovvio che ci siano persone che possono permettersi di spendere qualsiasi cifra ma vedendo un po’ come sta andando l’economia nel nostro paese mi sarei aspettata da parte degli avventori almeno dei menu più alla portata di tutti. Così non è. Il discorso si può tranquillamente estendere anche ai locali (discoteche&Co.) che sembrano almeno per certi versi disinteressarsi della realtà.
Meglio allora chi sceglie di prendere in affitto un locale (meglio ancora se si dispone di uno spazio grande in cui poter ospitare amici) con degli amici e cucinare (portando ciascuno dei cibi) da soli. Il risparmio è garantito così come il divertimento. Inoltre quello che cucinerete sarà di sicuro di vostro gradimento ed il giorno dopo non dovrete lamentarvi di avere speso tanto e mangiato male. No?
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