Era nell’aria, e oggi è arrivata la conferma benzina e gasolio, sfondano quota 1.5 euro a litro. Ad alzare i listini portando per la prima volta i carburanti sopra un euro e mezzo, sono Shell e Tamoil, oltre alla Erg (quest’ultima solo per la verde). Il prezzo consigliato ai distributori Shell e Tamoil, secondo le rilevazioni del Quotidiano Energia, è pari a 1,506 per entrambi i carburanti, mentre la Erg porta la verde a 1,503 mantenendo il gasolio a 1,499 euro al litro.
Adusbef e Federconsumatori hanno rilasciato un comunicato dove ribadiscono un taglio sull’accisa “di almeno 6 centesimi”. “Gli aumenti degli ultimi giorni sono incredibili – dicono le due associazioni -, ci troviamo in una situazione ormai insopportabile per gli automobilisti italiani”. Questo preoccupante andamento deve essere immediatamente bloccato – aggiungono Adusbef e Federconsumatori.
Bisogna assolutamente intervenire in maniera ferma e decisa, altrimenti si rischia un pesante crollo del potere di acquisto delle famiglie italiane. “Su ogni litro di carburante ogni automobilista paga 0,27 euro per guerre, catastrofi naturali, missioni all’estero, eccetera”, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, precisando che si tratta di “balzelli imposti in epoche lontane e in circostanze assai diverse, e mai più eliminati, per i quali si rende ora indispensabile un intervento mirato dell’esecutivo in favore dei cittadini massacrati dal caro-petrolio”. Un elenco più dettagliato delle varie accise lo potete trovare a questa pagina.
Per l’Adoc il rischio risiederebbe in un aumento di spesa per le famiglie, diretta e derivata, di circa 1.300 euro l’anno tra luce e gas (250 euro), riscaldamento (150), carburanti (450) e alimentari (450). La benzina è aumentata del 15,3 per cento nell’ultimo anno, il gasolio di circa il 30 per cento, con la conseguenza, sostiene l’Adoc, che oggi per un pieno di benzina occorrono 10 euro in più, per uno di gasolio 17 euro. Un metodo per risparmiare è fare rifornimento presso le pompe bianche.
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