Il pane è il componente base della nostra alimentazione da migliaia di anni e si caratterizza per le molteplici forme e tipologie che si possono trovare in commercio: filoni, filoncini, rosette, ciabatte, baguette, panini, integrale, salato e molte altre.
Purtroppo l’aumento indiscriminato dei prezzi avvenuto negli ultimi tempi ha fatto sì che anche il costo del pane sia cresciuto in maniera esagerata, tanto che, notizia di pochi giorni fa, secondo le statistiche ci sarebbe stato un calo dei consumi non indifferente anche per questa “materia prima” dell’alimentazione.
Ciò nonostante, qualcuno continua a compiere il peccato mortale di buttare nella spazzatura il pane inutilizzato. Quali soluzioni alternative possiamo adottare?
In primis, surgelare il pane in eccesso: infatti, mettendolo in freezer o nel congelatore quando è ancora fresco, una volta tirato fuori, come per magia, tornerà morbido come se fosse stato sfornato in giornata, anche a distanza di mesi. Se siete pochi in famiglia, un trucco per risparmiare è quello di acquistare un bel filone da un Kg (il cui costo al kg è proporzionalmente minore agli altri formati e possibilmente comprarlo al supermarket dove il prezzo è minore rispetto al fornaio sotto casa) e, una volta a casa, tagliarlo tutto a fette, surgelando la quantità in eccesso.
In questo modo, ogni giorno basterà tirare fuori, magari appena alzati, il numero di fette che mediamente consumiamo durante i pasti per avere, a pranzo o a cena, dell’ottimo pane fresco, che si sarà scongelato naturalmente. In alternativa, basterà metterlo 5 minuti nel forno a 100° o nel tostapane per rigenerarlo e renderlo anche caldo e croccante. Questo metodo è ottimo anche per evitare di doversi fermare quotidianamente dal fornaio per avere ogni giorno pane fresco in casa. L’unica accortezza è quella di non risurgelare nuovamente la quantità in eccesso.
Un’altra possibilità è quella di tritare il pane secco (con le apposite macchine in vendita) per ottenere il pan grattato, utile per decine di preparati culinari; se invece non potete grattarlo, ci sono molte ricette, i cosiddetti “piatti poveri“, che prevedono il riciclo del pane secco: le prime due che mi vengono in mente sono la panzanella e la pappa con il pomodoro, ma ogni regione ha le sue tradizionali specialità. Ultima spiaggia è quello di portare gli avanzi al canile comunale: decine di animali vi ringrazieranno.
dzjivas 8 Gennaio 2008 il 11:58
Non mi risulta che ci sia un calo dei consumi ma un calo delle vendite.
Mi risulta che moltissimi si fanno il pane in casa, io per primo, con un notevole risparmio di denaro e, almeno per me, divertimento.
E’ chiaro che le tue proposte valgono anche nel caso del pane fatto in casa.
Riccardo 8 Gennaio 2008 il 12:21
Grazie della visita e per la precisazione.
Ciao!
ziomaul 12 Maggio 2011 il 02:30
Esistono macchinette per fare il pane in casa, ma attenti se lo cuociono pure (dunque non solo come la pastamatic) questi usano molta corrente e alla fine il pane lo pagate doppio!
Ciao