Dopo l’articolo di Ecologiae, osserviamo l’allarme diossina tra gli allevatori di bufale e operatori del mercato della mozzarella, c’è anche un inchiesta in Campania che vede indagate 109 persone. Il tutto è partito da un indagine su un clan attivo nel Casertano, per poi giungere al sequestro di caseifici e allevamenti, dopo la scoperta di valori di diossina superiori alla norma.
Ora si attendono i risultati delle analisi sui campioni prelevati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Portici (Napoli) e portati nei laboratori per le diossine di Teramo. Ma non è finita qua, oltre a quantità massicce di mozzarelle, passatemi il termine avvelenate, sono state trovate fialette di anabolizzanti e di ormoni della crescita. Resta ancora da accertare se c’è una responsabilità di Asl e dei relativi comuni interessati. Un aspetto preoccupante riguarda il fatto che, dopo quelli sulle discariche, erano sbagliati anche i controlli sul latte. E questi errori avrebbero portato a sottostimare la presenza di diossina.
Ritengo agghiaccianti le dichiarazioni del commissario dell’Istituto zooprofilattico di Portici, Antonio Limone:
Comunque, non ci sono pericoli per la salute se non c’è un consumo massiccio, di quantità notevoli e per un lungo periodo
. Considerato che la mozzarella di bufala è uno degli alimenti più apprezzati.
Allarmi giungono anche dalle associazioni dei consumatori: “La diossina è uno tra i composti chimici più tossici – dice Benedetto Di Meglio, presidente della Federconsumatori della Campania – e una presenza forte di tale sostanza può rendersi responsabile di gravi danni, sia nell’uomo che negli animali, quali effetti cancerogeni, alterazioni del sistema immunitario e progressivi dimagrimenti. Il fenomeno è quindi estremamente allarmante. Chiediamo inoltre che gli enti competenti ed il ministero della Salute rendano trasparenti ed accessibili i risultati delle indagini, insieme a quelli delle analisi svolte. La priorità deve essere rivolta alla tutela incondizionata del consumatore, è necessario pertanto avviare le procedure indispensabili affinché siano preservati i diritti irrinunciabili dei consumatori”. Personalmente non mi è mai piaciuto creare allarmismi, Aviaria docet, ma quando si apprendono queste notizie, poi da fonti ufficiali, fa riflettere.
betta 13 Maggio 2008 il 16:31
sulla diossina nel latte o nel latte materno vedere anche blog.mammenellarete.it con esperta allattamento pubblicata oggi 13 maggio.